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CASA NATALE DI PAPA LUCIANI

La casa natale del futuro Papa è una semplice costruzione di fine Ottocento (ma forse di origini settecentesche), situata nella zona centrale del paese, in un vicolo chiamato Rividèla.

Acquistata da Giovanni Luciani (padre di Albino) tra il 1901 e 1902, è appartenuta alla famiglia fino al 27 giugno 2019, data in cui è stata venduta alla diocesi di Vittorio Veneto.

L’edifico è stato aperto per la prima volta al pubblico dal Cardinale Beniamino Stella, Postulatore della Causa di Canonizzazione di Papa Giovanni Paolo I e Prefetto della Congregazione per il Clero, il 2 agosto 2019. È stata totalmente inaugurata il 23 aprile 2022 con la posa della statua di Carlo Balljana, offerta da Remo Mosole, e benedetta dal Cardinale Stella, cittadino onorario di Canale d’Agordo.

Di seguito alcune stanze visibili all’interno della casa.

STUBE (STUA)

La stube (stua), dove si trova il forno a legna (fornèl), era l’unica stanza riscaldata della casa. Qui il 17 ottobre 1912 vide la luce il piccolo Albino e fu battezzato per imminente pericolo di vita dalla levatrice Maria Fiocco.

In questa stanza imparava il catechismo sulle ginocchia della mamma e recitava il rosario con i suoi fratelli. Giovanni Paolo II durante la sua prima visita ufficiale in Italia (26 agosto 1979) si sedette sulla poltrona vicino alla quale è posto l’autografo di Karol Wojtyla dedicato a Edoardo.

CAMERA DA LETTO DEL VESCOVO LUCIANI

Questa stanza, costruita nel 1959 al posto del vecchio fienile, fu talvolta utilizzata dal vescovo Albino Luciani quando faceva visita al fratello.

Nella stanza si possono trovare alcuni oggetti appartenuti ad Albino e alla sua famiglia, tra cui l’apparecchio radiofonico al quale Albino era molto affezionato e le vesti liturgiche e da cerimonia.

CAMERA DA LETTO DI ALBINO E DEL FRATELLO EDOARDO

Tra le camere visitabili c’è anche la stanza da letto di Albino e del fratello Edoardo, i quali erano molto legati.

Sul letto troviamo il vecchio scaldaletto (mònega);  sul comodino a fianco una borraccia di ferro e sul tavolo di fronte la macchina da scrivere utilizzata dal giovane Albino Luciani e il quaderno di di quarta elementare con alcuni testi e dettati.